“Questo è il tempo della cura.
Il tempo in cui dobbiamo cambiare rotta e priorità.
Il tempo in cui dobbiamo riscoprire, come persone e come comunità, l’importanza e la bellezza della cura.
Il tempo in cui dobbiamo risanare tante ferite, guarire molte malattie, rigenerare molte relazioni.
Questo è il tempo in cui, per dirla con Papa Francesco, dobbiamo “sviluppare una mentalità e una cultura del prendersi cura capace di sconfiggere l’indifferenza, lo scarto e la rivalità che purtroppo prevalgono”.
Pensiamo alla cura degli ammalati e della salute di tutte e di tutti. Pensiamo alla cura dei più fragili e vulnerabili, dei più piccoli e delle giovani generazioni.
Pensiamo alla cura degli anziani e delle persone e famiglie in difficoltà.
Pensiamo alla cura delle donne vittime di tante violenze e discriminazioni.
Pensiamo alla cura del lavoro, dei lavoratori e delle lavoratrici. Pensiamo alla cura della nostra economia, delle nostre città e quartieri, dell’ambiente e dei beni comuni che non sono solo nostri. Pensiamo ai vicini ma anche ai lontani, ai popoli senza pace, ai migranti, alle persone perseguitate dall’oppressione, dalla miseria, dalle guerre e dalle catastrofi ambientali.”
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