Carissimi tutti,

celebriamo in questi giorni il Santo Poverello di Assisi, ricordando 800 anni della Regola che egli scrisse nel 1223, per fare del Vangelo la vera norma di vita dei suoi seguaci.

Viviamo perciò tale ricorrenza come occasione preziosa per ravvivare la ricchezza e la bellezza del carisma francescano, riscoprendo il valore profetico del sentirci ed essere “fratelli tutti”.

Sono proprio gli insegnamenti di San Francesco che nell’opera dei Frati Cappuccini a Cosenza, si sono trasformati in accoglienza, assistenza e cura a favore di quanti sono nella sofferenza e nel bisogno, di chi sperimenta la povertà, la solitudine, l’abbandono.

Oggi chi si rivolge a Casa S. Francesco lo fa per essere ospitato nelle sue comunità, per avere un pasto caldo e ricevere sostegno alimentare, per poter fare la doccia e prendere abiti puliti, per essere curato nella malattia e assistito nella ricerca della salute fisica e mentale.

L’impegno è quello di offrire a ciascuno la possibilità di rialzarsi, di riconquistare la propria dignità, di ridestare la speranza, costruendo relazioni affettuose e sicure.

Per accrescere sempre più la consapevolezza e la sensibilità verso i fenomeni descritti, sono ormai 11 anni che Casa S. Francesco fa precedere alla festa del 4 ottobre l’iniziativa “Un pane mangiato, un pane donato”.

La proposta del dono rimane quella di sempre.

Con un’offerta di € 3 si riceverà una forma di pane casereccio da ½ kg e si assicurerà à la stessa porzione alla Mensa della Carità di Casa S. Francesco, dove ogni giorno vengono serviti oltre 290 pasti ai poveri, ed è garantito sostegno alimentare a 230 famiglie bisognose.

Diamo a tutti appuntamento sabato 30 settembre su Corso Mazzini e domenica 1 ottobre sul sagrato del Santuario del SS. Crocifisso.

Il pane di S. Francesco possa diventare un piccolo segno di attenzione e di affetto da porgere a familiari, amici e vicini di casa, un richiamo a mani sempre tese per dare aiuto a chi è bisognoso ed ha fame, un auspicio di Pace e di Bene per ogni casa, per il nostro mondo.

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