Il sito è tra i più datati nella storia religiosa dell’area urbana. Il Chiostro infatti è ciò che resta dell’antico monastero fuori le mura di S. Maria Maddalena nel quale nel 1276 trovarono dimora le monache Clarisse. Per il sostentamento di tale cenobio, abitato ancor prima dai primitivi seguaci di S. Francesco, Federico II istituì nel 1234 la Fiera proprio detta “della Maddalena”.
Le claustrali francescane qui dimorarono fino al 1578, quando decisero, per loro maggiore sicurezza, di trasferirsi in un nuovo Convento edificato dentro le mura della città. Nel 1607 l’intero complesso fu acquistato dai Principi Antonino e Cesare Firrao che lo restaurarono per farne dono ai Frati Francescani Riformati, i quali non solo diffusero la devozione al miracoloso Crocifisso, ma per la loro presenza diedero l’appellativo all’intera zona.
Con la soppressione napoleonica, il Convento divenne sede del Distretto Militare di Cosenza e solo dopo la II Guerra Mondiale, i Frati Cappuccini arrivati alla Riforma nel 1915, poterono acquisirne la proprietà.
Testimonianze artistiche di questa lunga storia sono l’affresco trecentesco della “Deposizione” rinvenuto nell’attuale salone “S. Francesco” che unitamente ai rilievi tufacei interni ed esterni definisce il primitivo edificio sacro, e le edicole marmoree del secolo XVII, ricostruite dalla Soprintendenza di Cosenza, riproducenti i benemeriti Firrao.